Sono nato a Firenze in aprile, classe 1972. Da sempre sono affascinato ed appassionato della creatività sotto ogni sua forma e penso che gran parte del merito vada a mia madre che mi ha educato alla conoscenza e all’apprezzamento dell’arte in generale, essendo stata lei stessa una grande appassionata e collezionista. La fotografia è entrata a far parte nella mia vita in “chiusura” del mio primo periodo creativo, iniziato da adolescente come chitarrista in alcune band fiorentine e conclusosi nel duemilauno. Presumo sia stata la morbosa passione per il cinema, per l’immagine in generale e per il fumetto d’autore a far sì che sia scintillata in me la fiamma di questa nobile arte durante la rinascita del mio Ego artistico, dopo lo scioglimento del gruppo musicale, mentre ero alla ricerca di un nuovo mezzo espressivo. Da allora la fotografia è il mio perfetto strumento per creare e comunicare ed è imprescindibile dal mio essere, come una sorta di “organo vitale” senza il quale non potrei vivere. È anche una vera e propria forma di “protesta” personale contro i tanti moralismi, tabù e preconcetti verso l’erotismo, la sessualità e la libertà individuale in generale; una protesta silenziosa, quella dell’immagine, che può dire tanto ed in qualsiasi lingua ma senza bisogno delle parole.

FOEMINA

Foemina è nato dalle ceneri di un progetto iniziale di realizzazione di ritratti che mi ha permesso non solo di scattare le mie prime fotografie del genere ma anche di fare esperienza e crescere a livello tecnico ed espressivo. Col tempo ho iniziato a muovere i primi passi in un mondo più complesso di ricerca personale e parallelamente ho cominciato a nutrire un vorace interesse verso una cultura di fotografia erotica che ancora mi mancava, “leggendo” le fotografie sui libri e alle mostre dei grandi autori come  Newton, MapplethorpeGarcía AlixBlumCrepax e Manara per il fumetto. La concettualità ed i contenuti di Foemina si sono evoluti via via, trasformandosi in qualcosa di completamente diverso dall’embrione iniziale, dove le pose da ritratto canonico hanno lasciato il posto alle mie personali “visioni erotiche”.

In fanciullezza sono stato spettatore e sognatore di una cultura artistica ed erotica di metà anni ’70 - primi anni ’80, nonché di quella libertà di costume che allora si percepiva dal cinema colto alla commedia sexy all’italiana, dai programmi “anarchici” delle prime telelibere ai fumetti erotici d’autore. Tutto era più sincero, sfacciato, istintivo e senza le paranoiche ed ipocrite censure di oggi. Amavo sfogliare i fumetti di Crepax o di Manara o quelli “erotico-popolari” ed ero folgorato (e lo sono tuttora) dal cinema di ogni genere e tipo: fantascientifico, giallo, horror, d’autore, orientale, espressionista, noir, eccetera. Diversi lavori dal progetto Foemina sono quasi come degli “amarcord” di quel libero e visionario mondo artistico/erotico vissuto da me come stregato spettatore bambino/adolescente.

Penso che Foemina, grazie all’interpretazione di chi viene ritratto e all’ambientazione a sfondo urbano o in luoghi abbandonati, incarni anche un surreale contrasto tra il vivo eros femminile e la morta decadenza dell’ambiente in disuso, rompendo la monotonia delle rigorose e solide geometrie urbane con le sinuose e morbide geometrie femminili.

Il critico Valerio Dehò ha scritto in merito a questo progetto:

"David Fontani con il progetto "Foemina" nato nel 2004, vuole mettere insieme la bellezza e sensualità femminile con un percorso nel mondo contemporaneo visto come palcoscenico. Le donne ritratte sono spontanee e svestite al punto giusto per rivelare la calda energia erotica che sanno trasmettere. Le foto assecondano perfettamente una sorta coscienza/autocoscienza di un erotismo basale, qualcosa che è glamour ma che nello stesso non vuole rivelare completamente la propria origine. Per questo ne sortisce un risultato affascinante e convincente proprio per la sessualità che si manifesta sotto forma di una natura che si confronta con dei luoghi contemporanei in gerente estranei ed estraniati. Gli sfondi spesso formati da grafiti urbani inscrivono una dimensione da street art come luogo naturale di donne per cui il corpo e il vestito sono la stessa cosa. Solo talvolta il glamour diventa patinato e quando diventa quasi una citazione, in cui si cerca un effetto più cinematografico che fotografico o si guarda direttamente ad un maestro dell'erotismo come Helmut Newton e al suo bianco e nero. Ma Fontani sa giocare bene l'intesa tra la modella e il fotografo, si comprende che tutto procede perché lo shooting ha l'energia e la spontaneità di un progetto complice e ben riuscito."

ARKEO

“Esplorare luoghi abbandonati; essere testimoni in un sogno silenzioso delle luci e delle ombre che altri prima di noi hanno lasciato dietro di sé per sempre. I frammenti della propria visione e temporalità eternano e tramandano queste tracce dimenticate.”

Arkeo per me rappresenta il viaggio alla scoperta delle tracce del passato nei luoghi abbandonati che voglio far rivivere cercando di imprimere in fotografia quella vita sepolta che in questi ambienti è ancora pulsante. Oggetti consumati dal tempo che raccontano dei loro proprietari, geometrie in disfacimento che sembrano contorcersi in spasmi mentre decadono, stanze mute che vogliono urlare le storie degli abitanti che lì vissero, colori surreali e odorosi che vibrano di echi e polvere dormiente che tutto ricopre; questo silenzio ha davvero una voce propria, basta saperla ascoltare! Bisogna muoversi come un’entità incorporea, fotografando come un esploratore muto che vuole solo documentare adombrate e dimenticate testimonianze per dare loro nuova voce e luce.

INTERZONE

"Interzone è la testimonianza fotografica di un “viaggiatore nel tempo” che ritrae attimi di vita sospesa, dove le azioni umane sono avvenute un instante prima o avverranno immediatamente un istante dopo lo scatto. Interzone è la “vita silenziosa” che ci racconta l’uomo, l’ambiente che abita e il suo operato attraverso la sua stessa assenza.”

Interzone nasce nel 2010 dall’ispirazione dalla musica dei Joy Division, di cui amo particolarmente le atmosfere decadenti e quel permanente stato di sospensione onirica, e dal desiderio di cominciare ad utilizzare esclusivamente per queste nuove fotografie la mia prima Hasselblad comprata in marzo. Il nome Interzone proviene dall’omonima canzone del gruppo e calza perfettamente per il progetto, nel quale come un viaggiatore del tempo registro immagini di una “interzona” senza visibili azioni in corso, prima che l’uomo sia presente o dopo la sua presenza, mostrando un mondo silenzioso, una vita sospesa ed immobile del quotidiano che tanto ha da raccontare su di noi ma senza necessità della presenza umana stessa.

 

- ENGLISH VERSION -

I was born in Florence in April, class of 1972. I have always been fascinated and passionate about creativity in all its forms and I think much of the credit goes to my mother, who educated me in the knowledge and appreciation of art in general, having been a great enthusiast and collector herself. Photography became part of my life in "closing" my early creative period, which began as a teenager as a guitarist in some Florentine bands and ended in 2001. I presume it was the morbid passion for cinema, for the image in general and for art comics that sparked in me the flame of this Noble Art during the rebirth of my artistic Ego, after the dissolution of the musical band, while I was searching for a new expressive medium. Since then, photography has been my perfect tool for creating and communicating and is inseparable from my being, like a kind of "life organ" without which I could not live. It is also a real form of personal "protest" against the many moralisms, taboos and preconceptions towards eroticism, sexuality and individual freedom in general; a silent protest, by the images, which can say so much and in any language but without the need for words.

FOEMINA

"Foemina" was born from the ashes of an initial portrait-making project that allowed me not only to take my first photographs of the genre but also to gain experience and grow technically and expressively. Over time I began to take my first steps into a more complex world of personal research and in parallel I began to feed  a voracious interest in a culture of erotic photography that I still missed, "reading" photographs in books and at exhibitions of the great authors, such as Newton, Mapplethorpe, García Alix, Blum, and Crepax and Manara for comics. Foemina's conceptuality and content gradually evolved, turning into something completely different from the initial embryo, where canonical portrait poses gave way to my personal "erotic visions."

In my childhood, I was a spectator and dreamer of an artistic and erotic culture of the mid-1970s-early 1980s, as well as of the freedom of costume that was then perceived from essay cinema to Italian-style sexy comedy, from the "anarchic" programs of the first "tele-libere" to erotic art comics. Everything was more sincere, brazen, instinctive and without nowadays paranoid and hypocritical censorship. I loved leaf through comics of Crepax or Manara or "erotic-popular" comics and I was thunderstruck (and still I am) by cinema of all genres: sci-fi, "giallo all'italiana", horror, art-house, oriental, expressionist, noir. Several works from the "Foemina" project are almost like "amarcord" of that free and visionary artistic/erotic world experienced by me as a bewitched child/adolescent viewer.

I think that "Foemina", thanks to the interpretation of who is portrayed and the setting with an urban background or in abandoned places, also embodies a surreal contrast between the vivid female eros and the dead decadence of the disused environment, breaking the monotony of the rigorous and solid urban geometries with the sinuous and soft female geometries.

Valerio Dehò - Art Critic - wrote about "Foemina":

"David Fontani by the project "Foemina" born in 2004, wants to put together the female beauty and sensuality with a path in the contemporary world seen as a stage. The women portrayed are spontaneous and undressed to the right point to reveal the warm erotic energy they can transmit. The photos perfectly pander to a sort of consciousness/self-awareness of a basal eroticism, something that is glamorous but in the same does not want to fully reveal its origin. This is why a fascinating and convincing result ensues precisely because of the sexuality that manifests itself in the form of a nature that confronts contemporary places in gerent alien and estranged. The backgrounds often formed by urban graffiti inscribes a street art dimension as a natural place of women for whom the body and the dress are the same thing. Only sometimes does the glamour become glossy and when it becomes almost a quotation, where a more cinematic than photographic effect is sought or a direct look to a master of eroticism such as Helmut Newton and his black and white; but Fontani knows how to play well the understanding between the model and the photographer, one understands that everything proceeds because the shoot has the energy and spontaneity of a complicit and successful project."

ARKEO

"Exploring abandoned places; witnessing in a silent dream the lights and shadows that others before us have left behind, forever. The fragments of one's vision and temporality eternalize and transmit these forgotten traces."

Arkeo for me represents the journey to discover the traces of the past in abandoned places that I want to relive trying to imprint in photography that buried life that is still pulsating in these environments. Time-worn objects that tell of their owners, crumbling geometries that seem to writhe in spasms as they decay, mute rooms that want to scream the stories of the inhabitants who lived there, surreal and fragrant colors that vibrate with echoes and dormant dust that covers everything; this silence really does have a voice of its own, you only have to know how to listen! We must move like a disembodied entity, photographing like a mute explorer who only wants to document overshadowed and forgotten testimonies, to give them new voice and light.

INTERZONE

"Interzone" is the photographic testimony of a "time traveler" portraying moments of suspended life, where human actions happened an instant before or will happen immediately an instant after the shot.  "Interzone" is the "still life" that tells us about human being, the environment he inhabits and his actions through his absence."

"Interzone" was born in 2010 from inspiration by the music of Joy Division, whose decadent atmospheres and that permanent state of dreamlike suspension I particularly love and from the desire to begin using exclusively for these new photographs my first Hasselblad purchased in March. The name "Interzone" comes from the homonymous group's song and fits perfectly for the project, in which, like a time traveler, I record images of an "interzone" with no visible actions taking place, either before man's presence or after his presence, showing a silent world, a suspended and still life of the everyday that has so much to tell about us but without the need for human presence itself.

 

2021

29 ottobre - 10 novembre: collettiva "Fine Art" presso la galleria Blank Wall Gallery di Atene - link -

2020

2 ottobre - 4 novembre: collettiva "Portraits" presso la galleria Blank Wall Gallery di Atene - link -

2019

1-13 novembre: collettiva "Abandoned Buildings" presso la galleria Blank Wall Gallery di Atene - link -

2016

luglio: intervista per il magazine online "Il Malpensante" a cura di Simona Ricci - link -

2014

settembre: collettiva "I 5 Sensi" c/o Spazio Tadini (Milano) - link -

agosto: foto da "Foemina" nel numero 5 del magazine "Cupido" (Norvegia)

luglio: foto da "Foemina" nel numero 4 del magazine "Cupido" (Norvegia)

maggio: copertina, intervista e portfolio da "Foemina" sulla rivista "Cronaca Vera" del 20 di maggio

marzo: foto da "Foemina", copertina nell'edizione di marzo del magazine "Cupido" (Norvegia)

febbraio: foto da "Foemina" nell'edizione di febbraio del magazine "Cupido" (Norvegia)

gennaio: foto da "Foemina" nel numero 1 del magazine "Cupido" (Norvegia)

2013

novembre: foto da "Foemina" nel numero 9 del magazine "Cupido" (Norvegia)

14 settembre - 10 ottobre: collettiva di fotografia istantanea "Pezzi Unici 2" c/o "Galleria Gallerati" (Roma) - link

14 settembre: "Error Ex Machina", proiezione digitale realizzata con Viola Lorenza Savarese sulla memoria dei manicomi italiani, tenutasi in occasione della "Festa del Salvino, Libera Repubblica delle Arti e delle Culture" c/o San Salvi (Firenze) - link -

luglio: collaborazione con il musicista australiano Hugo Race e con l'Associazione Culturale Big Ben per la realizzazione del manifesto del concerto "Hugo Race Fatalists play L.A. Woman" all'interno della rassegna musicale "Strade Blu - Folk e dintorni" (Forlì) - link -

luglio: foto da "Foemina" nell'edizione di luglio del magazine "Cupido" (Norvegia)

30 maggio - 30 giugno: collettiva "Life In The Box" c/o "Galleria Cellamare Interno 56" (Napoli) - link -

maggio: foto "Foemina" nell'edizione di maggio del magazine "Cupido" (Norvegia)

aprile: copertina più portfolio tratto da "Foemina" all'interno dell'edizione di aprile del magazine "Cupido" (Norvegia)

6-21 aprile: collettiva "A Occhio Nudo" c/o "Associazione Culturale LaborART" (Piedimulera - VB)

marzo: foto da "Foemina" nell'edizione di marzo del magazine "Cupido" (Norvegia)

marzo: intervista più portfolio dal progetto "Interzone" nel numero 1 del magazine di fotografia Fine Art "Developed" (USA) - link -

febbraio: foto di copertina da "Foemina"  per l'edizione di febbraio del magazine "Cupido" (Norvegia)

gennaio: foto da "Foemina" nell'edizione di gennaio del magazine "Cupido" (Norvegia)

2012

ottobre: "Arkeo" per l'edizione del libro digitale "Requiem" di Sara Ballini - link -

giugno: realizzazione portfolio dello spettacolo "Nostos, il ritorno" per la Compagnia Teatrale "Venti Lucenti" c/o "Teatro Puccini" (Firenze) - link -

febbraio-marzo: fotografie da "Arkeo" fanno da scenografia digitale allo rappresentazione di "Anais + Henry, a Love Song" - diretta dall'attrice Anastasia Stathopoulou - per la  Compagnia Teatrale "Les Infants Terribles" (Atene)  - link -

18 febbraio- 15 marzo: esposizione di "Foemina" al "Baraka Cafè" (Firenze)

10 febbraio - 8 marzo: collettiva "Made in Italy…a Vienna" - a cura della "Galleria Vista" di Roma - c/o  "Galleria Zebra (Vienna)

2011

novembre: foto da "Foemina" nel libro di fotografia Fine Art "Nude Closeup" di EG Irwin (USA)

24 settembre - 21 ottobre: collettiva di nudo Fine Art "L'Intime Plaisir, omaggio a Helmut Newton" c/o "Galleria Wikiarte" (Bologna) - link -

30 agosto - 7 settembre: collettiva "Total White", c/o "Galleria Wikiarte" (Bologna) - link -

30 aprile - 13 maggio: concorso e collettiva "Punti di Vista" c/o "Galleria Wikiarte" (Bologna)

5-31 marzo: collettiva "Expo Galleria Wikiarte" c/o Galleria Wikiarte (Bologna)

marzo: foto dal progetto "Arkeo" nel libro "Estetica dell'Abbandono" di "Lost Italy" - link 1 - link 2 -

marzo: eletto su Hasselblad.com terzo miglior fotografo del mese

9-16 febbraio: collettiva "Passioni" c/o "Atelier degli Artisti" (Roma) - link -

5-28 febbraio: collettiva "Expo San Valentino" - a cura della Galleria  Wikiarte  - c/o "Hotel Boemia" (Riccione) - link -

14-27 gennaio: collettiva "Visibiliars, dentro e fuori l'immagine" - a cura di Valerio Dehò e dell' "Associazione culturale Hey Art" - c/o "Sala delle Vetrate delle Murate" (Firenze)  - link -

2010

4-31 dicembre: concorso e collettiva "Expo Officine Artistiche 2010" - a cura della Galleria Wikiarte - c/o "Officine Minganti" (Bologna) - link -

agosto: “Foemina" in bipersonale con Viola Lorenza Savarese c/o "Terrazza della creatività", all'interno della manifestazione di "Infortezza" (Fortezza da Basso - Firenze)

giugno: realizzazione portfolio per il disco del gruppo "Clan Bastardo"

11 maggio 2010: "Foemina" online sul "Quotidiano.net"

23 aprile: “Foemina" in estemporanea durante la "Utopia Night" c/o "Villa Manduca" (Firenze)

1 gennaio - 22 febbraio: “Foemina" in bipersonale con Viola Lorenza Savarese c/o "Royal Garden Hotel" (Milano)

2009

22-31 dicembre: “Foemina" in bipersonale con Viola Lorenza Savarese c/o "Royal Garden Hotel" (Milano)

novembre: realizzazione portfolio glamour a scopo natalizio/promozionale con il periodico "Il Popolo d'Italia"

23 ottobre - 4 novembre: “Foemina" in bipersonale con Viola Lorenza Savarese c/o "Studio 7 Spazio Arte" (Rieti)

8-13 giugno: “Arkeo” per il progetto “Métamorphose: la nouvelle vie de l'Hotel De Voyageurs" della società francese "Novoceram" per mostra e proiezione digitale c/o "Hotel Des Voyageurs" (Saint Vallier sur Rhône - Francia) - link -

2008

5-30 aprile: "Arkeo" in tripersonale con Viola Lorenza Savarese e Michele Fatarella c/o "Libreria Feltrinelli International" (Firenze) - link -

2007

dicembre: realizzazione portfolio per "Boutique Bohemienne" (Spoleto)

ottobre: realizzazione portfolio per "Twist Matini Cafè" (Firenze)

17 luglio - 5 agosto: "Foemina" in bipersonale con Viola Lorenza Savarese c/o "Twist Martini Cafè" (Firenze)

30 maggio - 2 giugno: collettiva "Le Città Invisibili" - ospitata da R.IT.M.I. (Rassegna Itinerante Musica e Immagini) e a cura di Lorenzo Guasti per Digiarte 2007 - c/o "Fondazione Culturale dell'Istituto Niels Stensen" (Firenze) - link -

11-26 maggio: "Arkeo" in "Le Città Invisibili", proiezione digitale collettiva - a cura di Lorenzo Guasti per Digiarte 2007" - c/o "Virtual Plasma" (Firenze)

maggio: realizzazione di un articolo con portfolio sul "Dinamitificio Nobel di Carmignano" per il portale web di "InToscana.it"

2006

15 luglio - 31 agosto: collettiva "Candori Di Loto" - a cura di Asia Mea Art - c/o "Galleria d'arte Fontesecca" (Spoleto)

17-22 luglio: realizzazione portfolio per il progetto "White Cover Collection"  - a cura della stilista Daniela Corcio  - ed esposizione c/o il concept store "98 Rosso" (Firenze)

7 maggio: collaborazione con il fotografo Massimo Vitali al progetto "WIpho" (WIde Digital Photo) per la realizzazione di una fotografia di "matrice umana" di grande formato oltre il gigapixel - a cura di Lorenzo Guasti per Digiarte 2006 - c/o "Stadio Comunale Artemio Franchi” (Firenze) - link -

marzo: realizzazione portfolio per il progetto "Concept Clothings" - a cura della stilista Daniela Corcio - c/o "Hotel degli Orafi" (Firenze)